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lunedì 28 febbraio 2011

NIENTE CONTRAPPOSIZIONETRA SCUOLA STATALE E PRIVATA

NIENTE CONTRAPPOSIZIONE TRA SCUOLA STATALE E PRIVATA
Il vescovo Michele Pennisi

Bisogna evitare una contrapposizione fra scuola statale e scuola cattolica paritaria che svolge un servizio pubblico.

Concordo pianamente con quanto il Card. Angelo Bagnasco ha detto ieri:“La Chiesa ha molta stima e fiducia nella scuola - ha spiegato - perché è un luogo privilegiato dell’educazione, tanto più che siamo nell’ambito del decennio sulla sfida educativa, che la Conferenza Episcopale Italiana ha scelto come priorità. Quindi ci sta a cuore l’educazione integrale anche attraverso la scuola e in qualunque sede, statale o non statale, l’importante è che ci sia questa istruzione, ma anche questa formazione della persona che è scopo della scuola a tutti i livelli”.
“Tutti quanti - ha aggiunto - ci auguriamo che anche la libertà di scelta dei genitori nell’educazione dei figli possa essere concretizzata sempre più e meglio, ma questo riguarda un altro aspetto della scuola non statale.“In generale - ha concluso il Cardinale - sicuramente tutti auspichiamo che la scuola, a tutti i livelli e in tutte le sedi, possa veramente rispondere ai desideri dei genitori per i loro figli”.
La scuola cattolica e i centri di formazione professionale d’ispirazione cristiana fanno parte a pieno titolo del sistema nazionale di istruzione e formazione.
E’ necessaria diffondere anche in ambito ecclesiale una cultura della parità ma anche una maggiore collaborazione fra scuole cattoliche e di ispirazione cristiana, scuole statali e Chiese particolari.
La Chiesa, che anch’essa sperimenta una crisi del suo impegno educativo, deve prendersi cura della pastorale dell’educazione in generale e mostrare particolare attenzione per la scuola di ogni ordine e grado, per valorizzarne la funzione educativa che, essendo opera corale, richiede la promozione di una vera alleanza educativa fra famiglie, scuole, parrocchie, associazioni e movimenti presenti in un determinato territorio.
Bisogna superare lo “scollamento” tra i livelli di azione pastorale e tra gli ambiti educativi, progettare percorsi formativi per genitori e insegnanti per aiutarli a scoprire la propria vocazione educativa e promuovere ed incoraggiare le associazioni di genitori, studenti, insegnanti a esplicita finalità educativa.
Bisogna promuovere l’autonomia scolastica come opportunità per la realizzazione di vere e proprie comunità educanti, in grado di definire incessantemente, attraverso un libero e responsabile confronti interno, le rispettive identità culturali e pedagogiche.
Bisogna rivendicare la libertà di educazione, non come una battaglia per difendere privilegi confessionali ma come una battaglia civile che garantisca un vero pluralismo e un’autentica laicità, valorizzando le scuole paritarie cattoliche o di ispirazione cristiana come luogo educativo per la società civile, essenziale per il bene comune.
Non è accettabile la tesi che considera mondo separato ed estraneo alla missione propria della comunità cristiana la scuola pubblica, sia essa paritaria che statale, fondata sull’autonomia e quindi aperta al territorio. Le parrocchie sono invitate ad ospitare le iniziative promosse dalle scuole e farsi ospitare da esse per un servizio comune ai giovani.
Anche le scuole statali, secondo forme e modi diversi, debbono essere sostenute nel loro compito educativo dalla presenza di insegnanti credenti – in primo luogo, ma non esclusivamente, i docenti di religione cattolica – e di alunni cristianamente formati, oltre che dalla collaborazione di tante famiglie e della stessa comunità cristiana. La sana laicità della scuola, come delle altre istituzioni dello Stato, non implica infatti una chiusura alla Trascendenza e una falsa neutralità rispetto a quei valori morali che sono alla base di un’autentica formazione della persona”.
Le scuole cattoliche e di ispirazione cristiana sono chiamate sempre ad interagire con la Chiesa particolare nei vari ambiti del servizio di evangelizzazione e di promozione culturale delle comunità ecclesiali del territorio, superando la condizione di marginalità e di estraneità che ne caratterizza a volte l’azione dentro il progetto pastorale delle parrocchie.
E’ da auspicare un maggior coordinamento, che non vuol dire appiattimento o omologazione, tra le scuole cattoliche e di ispirazione cristiana esistenti in un territorio, come testimonianza di comunione e di collaborazione che può diventare operativa in alcuni ambiti come quella della formazione degli operatori scolastici e degli stessi genitori.
L’obiettivo generale è quello di consolidare il carattere organico della pastorale della scuola, della formazione professionale e dell’università attraverso l’integrazione con gli altri settori diocesani della pastorale d’ambiente e della pastorale ordinaria.
Bisogna promuovere il dialogo, l’incontro e la collaborazione tra i diversi educatori; attivare e sostenere iniziative di formazione su progetti condivisi.
In questo nuovo decennio caratterizzato dalla risposta corale che la Chiesa in Italia intende dare alla sfida educativa che riguarda tutti i soggetti e gli ambiti della vita ecclesiale e della comunità civile, per un futuro aperto alla speranza, bisogna dar vita a una grande e nuova passione educativa, affidata a una nuova generazione di educatori, rilanciando la pastorale educativa e scolastica, che non può essere considerata la “cenerentola” sacrificata a favore di altre attenzioni ritenute prioritarie all’interno della progettazione pastorale ecclesiale, ma deve recuperare il suo ruolo di raccordo che armonizzi i percorsi educativi e dell’iniziazione cristiana con la pastorale giovanile, vocazionale, familiare, culturale e sociale.
Mons. Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina
Delegato della Conferenza Episcopale Siciliana per la Scuola, L’Università e l’Educazione Cattolica e Segretario della omonima Commissione nazionale della CEI





domenica 27 febbraio 2011

Non abbiate paura!

Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!

Giovanni Paolo Secondo


Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!
Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa “cosa è dentro l’uomo”. Solo lui lo sa!

MESSAGGIO DI MEDJUGORJE DEL 25 FEBBRAIO 2011

MESSAGGIO DEL 25 FEBBRAIO 2011
Medjugorje

MESSAGGIO di Madjugorje DEL 25 FEBBRAIO 2011
"Cari figli, la natura si risveglia e sugli alberi si vedono le prime gemme che porteranno un bellissimo fiore e frutto. Desidero che anche voi, figlioli, lavoriate sulla vostra conversione e che siate coloro che testimoniano con la propria vita, così che il vostro esempio sia il segno e l’esortazione alla conversione per gli altri. Io sono con voi e davanti a mio Figlio Gesù intercedo per la vostra conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.



La Tagliata dei Pini in Consiglio Comunale. 28.02.20011

La Tagliata dei Pini in Consiglio Comunale

La Presidente Rosa Maria Giusa
La Tagliata dei Pini in Consiglio Comunale.
PIETRAPERZIA. La  tagliata dei  42 Pini del Viale dei Pini è stata messa all’ordine del giorno del consiglio comune dalla presidente Rosa Maria Giusa. Il consi­glio è stato convocato in seduta ordinaria per giorno 28 prossimo lunedì alle ore 19.
       Per l’abbattimento dei pini si è pronunziato il pro­fessor Enrico Tummino, ambientalista di lungo corso. Enrico, nome per antonomasia, afferma: “I pini anda­vano tagliati dieci anni fa, quando incominciarono a molestare alcune abitazioni limitrofe, la strada e la rete fognaria”. Il sindaco Emma, la scelta l’ha fatta e l’ha comunicata nella relazione semestrale, preve­dendo la piantagione di altri alberi; il tutto verrebbe fatto gratuitamente dalla forestale; comunque la fine dei pini è arrivata e chiude una parentesi storica del ventennio della sindacatura dell’avvocato Gino Pala­scino. Nel corposo odg, diramato dalla Giusa i punti da trattare sono:   Nomina scrutatori. Lettura ed approvazione verbali seduta precedente. Approvazione Regolamento assistenza agli anziani e ai diversabili. Modifiche al regolamento degli interventi alle famiglie bisognose. Proposta di riconoscimento di debito fuori bilancio per saldo parcelle n. 4712009 e n.
4312009 richiesto dall’Avv. Mauro Di Natale a seguito prestazione professionale resa a favore del Comune di Pietraperzia nei confronti dell’ing. Buongiorno avanti il Tribunale di Enna e la Corte di Appello di Caltanissetta ed ingiunte con D.I. n.112/2010.
6) Proposta di riconoscimento dì debito Fuori Bilancio per pagamento spese legali ingiunte con sentenze n. 07/2010 e n. 112/2010 emesse dal Giudice di Pace di Barrafranca a seguito richiesta risarcimento danni per sinistro della strada avvenuto in  data 03.09.2008. Relazione semestrale del sindaco Enzo Emma.  Indirizzi per l’adeguamento del regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi e in materia di misurazione e valutazione della performance e di trasparenza ai sensi del D. Lgs. 150/2009. Sostituzione degli alberi di pino collocati lungo il Viale dei Pini con altra essenza arborea. Piano triennale delle opere pubbliche.
Don Pino Carà

venerdì 25 febbraio 2011

Aforisma di Nicoletta -"PROMISSIO BONI VIRI EST OBLIGATIO"

"PROMISSIO BONI VIRI EST OBLIGATIO"
Le promesse delle persone per bene diventano un obbligo
(Seneca)

L'antropologa Nicoletta Nonna
"PROMISSIO BONI VIRI EST OBLIGATIO"
Le promesse delle persone per bene diventano un obbligo
(Seneca)
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L’uomo è tale per la parola
Don Pino
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La locuzione latina di Seneca riveste una notevole importanza dal punto di vista antropologico.

Infatti riguarda la cosiddetta "morale naturale", ossia un concetto secondo cui nella morale sono iscritti dei principi univrsalmente validi.

La dottrina della legge morale naturale è originata dalla concezione del diritto naturale, difeso da Platone e da Aristotele contro una morale egoistica e naturalistica dei Sofisti. Questi ultimi dichiarano tutti i diritti civili come meramente positivi e riconoscono come unico diritto "per natura" quello del fisicamente più forte, intendendo con "natura" soltanto quella fisica istintiva. Platone e Aristotele, invece, mostrano che alla natura umana appartiene non solo quella fisica, ma anche, anzi di più, quella razionale, sulla quale si basano i diritti positivi, cosicché , per quanto sono giusti , rivelano in fondo un diritto naturale, che riguarda il bene comune di tutti i cittadini. Mentre il diritto naturale copre il campo politico sociale, la legge morale naturale si estende sulla intera vita umana e concerne il bene non solo politico ma il "bene umano" semplicemente, come anche concerne le virtù umane in generale, non solo quelle politiche.
Mantenere le promesse è espressione della morale naturale, rappresenta una regola della convivenza civile valida per tutte le persone e da concretizzare. Valorizza ed eleva l' uomo nella sua identità , dignità ed integrità, distinguendolo dagli ipocriti, dai falsi e dai simulatori. L' uomo per bene onora sempre le promesse, per lui questo è un imperativo che lo fa vivere bene con se stesso e con gli altri. Già nell' età barocca il filosofo Ugo Grozio aveva affrontatato questa tematica e scriveva: "L’uomo è un animale di specie superiore, fra i quali tratti distintivi c’è un desiderio impellente della vita sociale pacifica e conforme alla misura della sua intelligenza, insieme a coloro che appartengono alla sua stessa specie.
Questo mantenimento dell’ordine sociale è la fonte della legge di natura. A questa sfera di legge appartiene l’astenersi da ciò che è di altri; la restituzione di ciò che possiamo eventualmente avere tolto ad altri, con tutti i guadagni che possiamo averne tratti; l’obbligo di mantenere le promesse, di riparare a una perdita avvenuta per colpa nostra e l’applicazione di penalità a ciascuno secondo il suo merito.
Essendo la natura umana quella che è, ci sono quindi certe condizioni o valori elementari che devono essere realizzati, perchè una società ordinata possa persistere. Specifici valori sono soprattutto la sicurezza degli averi, la buona fede, la probità e un accordo generale tra le conseguenze della condotta degli uomini e ciò ch’essi meritano.

La legge naturale fonda la sua validità sui principi fondamentali di tutti gli obblighi sociali e specialmente su quello della buona fede nel mantenimento dei patti."

A questo riguardo si può ricordare la locuzione latina "Pacta servanda sunt", ossia bisogna tener fede ai patti.

Un esempio edificante di promesse mantanute é costituito dalla Bibbia Dio opera sulla base di un patto, o alleanza, con l'uomo. Dio fa promesse che trascendono le capacità umane di capire, ma non esiste una promessa che non sia preceduta, o seguita, da una "condizione" che Dio pone all'uomo, e che può essere osservata solo nella fede.

Dio mantiene sempre le sue promesse. E’ scritto in 2 Corinzi 1:19,20 :“….Cristo Gesù…. non è stato ‘sì’ e ‘no’; ma è sempre stato ‘sì’ in lui. Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro ‘sì’ in lui; perciò pure per mezzo di lui pronunciamo l’Amen alla gloria di Dio.”

Dio non ritira né cambia mai le Sue promesse. Possiamo trovare questa affermzaione nella Bibbia, nel Salmo 89 : “Non violerò il mio patto e non muterò quanto ho promesso”.

Nessuna delle promesse di Dio resta incompiuta. E’ scritto nella Bibbia, in Giosuè 23 :“…riconoscete dunque con tutto il vostro cuore e con tutta l’anima vostra che neppure una di tutte le buone parole che il Signore, il vostro Dio, ha pronunciate su voi è caduta a terra; tutte si sono compiute per voi; neppure una è caduta a terra”.

Quale esempio più edificante per gli uomini per bene a mantenere le loro promesse?

Nicoletta Nonna

Jesus Christus, heri et hodie, ipse est in saecula!






I CATTOLICI “SOCI FONDATORI” DEL PAESE


150° Anniversario dell'Unità d'Italia


Cardinale Angelo Bagnasco

I CATTOLICI “SOCI FONDATORI” DEL PAESE

Sono lieto di prendere parte al X Forum del Progetto culturale della Chiesa italiana, giunto ormai alla sua decima edizione. Dal 1997 ad oggi si è così prodotta una cospicua riflessione che ha preso in esame i nodi culturali e le sfide emergenti nel nostro Paese, cercando ogni volta di proporne una originale rilettura a partire dalla fede cristiana.
Il mio saluto cordiale e grato va a ciascuno di voi, anzitutto al Comitato nazionale per il progetto culturale e a S.Em. il Card. Camillo Ruini che ne è l’appassionato Presidente.
Il tema di questo Forum - “Nei 150 anni dell’unità d’Italia. Tradizione e progetto”- costituisce un invito a fare di questo importante anniversario non una circostanza retorica, ma l’occasione per un ripensamento sereno della nostra vicenda nazionale, così da ritrovare in essa una memoria condivisa e una prospettiva futura in grado di suscitare un “nuovo innamoramento dell’essere italiani, in una Europa saggiamente unita e in un mondo equilibratamente globale” (Prolusione all’Assemblea generale della CEI, 24 maggio 2010). La ricorrenza vede la Chiesa unita a tutto il Paese nel festeggiare l’evento fondativo dello Stato unitario, e già questa constatazione è sufficiente per misurare la distanza che ci separa dalla “breccia di Porta Pia”, l’importanza del cammino comune percorso e la parzialità di talune letture che enfatizzano contrapposizioni ormai remote.
Il contributo dei cattolici all’unità del Paese è - del resto - ben noto e non si limita al periodo pre-unitario, ma si allarga anche alla fase successiva del suo sviluppo, come è stato di recente autorevolmente sottolineato dal Presidente della Repubblica, nel telegramma a me inviato lo scorso 3 maggio: ”Anche dopo la formazione dello Stato unitario l’intero mondo cattolico, sia pure non senza momenti di attrito e di difficile confronto, è stato protagonista di rilievo della vita pubblica, fino ad influenzare profondamente il processo di formazione ed approvazione della costituzione repubblicana” (G. Napolitano). Vorrei dunque rileggere il contributo dei cattolici che, a giusto titolo, si sentono ‘soci fondatori’ di questo Paese, alla luce delle sfide che siamo chiamati ad affrontare, per consentire a ciascuno di sentirsi parte di un “noi” capace in ogni tempo di superare interessi particolaristici, e di sprigionare energie insospettate e slanci


giovedì 24 febbraio 2011

Il finanziere Cosimo Pergola presidente dell’azione cattolica

 Il finanziere Cosimo Pergola presidente dell’azione cattolica della parrocchia Santa Maria di Gesùp
Il neo presidente di AC Cosimo Pergola
Carmela Arcidiacona penultima presidente
Pina Attanasio Terzultima presidente
L'Assistente Giovanni Messina

 Il finanziere Cosimo Pergola presidente dell’azione cattolica.
PIETRAPERZIA. Cosimo Pergola è il nuovo presidente dell’azione Cattolico della parrocchia Santa Maria; è stato eletto con una votazione plebiscitaria dall’assemblea dei soci. La parrocchia Santa Maria ha 54 tesserati, ma sono un centinaio coloro che ogni lunedì, partecipano alla riunione formativa ed organizzativa. Consulente ecclesiastico dell’AC è il parroco Giovanni Messina. Il presidente Pergola sostituisce la dottoressa Carmela Arcidiacono che ha portato l’associazione ad ottimi livelli ed ha contribuito alla crescita ed alla maturazione.
       Il  nuovo consiglio è così strutturato:  Presidente Cosimo Pergola; vice presidente Concetta Falzone; segretaria Rosetta Barrile; tesoriere Calogero Buccheri; consiglieri: Anna Rizzo,  Francesca Romano, Pina Attanasio e Michela Canta.
       Il presidente Cosimo Pergola, 60 anni,  da  un mese è in  pensione  da  sottufficiale della Guardia di Finanza, dove vi ha prestato servizio per 40 anni. Cosimo è  sposato con Stella Viola ed i suoi tre figli sono Giuseppe, Michele  e Concetta.
       Attualmente è vice presidente del sodalizio “Regima Margherita” ed è il punto di riferimento dei circa 800 soci; è uno dei cento confrati della “Confraternita del Preziosissimo Sangue”, che si distingue per la capacità di organizzare la Pasqua parrocchiale, con la processione del Risorto e la Madonna.
       Dopo la proclamazione della sua elezione il neo presidente ha ringraziato i soci per la fiducia accordatagli e ha  di dichiarato: “La mia vita è stata guidata da un trinomio: la famiglia, le guardie di finanza che ho servito con onore e la Chiesa, che mi ha visto praticante sin da bambino. Ringrazio i sacerdoti Giovanni Messina e Giovanni Bongiovanni che mi hanno incoraggiato ad intraprendere questo cammino ecclesiale di servizio e spero che con la collaborazione di tutti i soci poter fare insieme  un cammino di comunione. Un particolare ringraziamento va alla dottoressa Arcidiacono che ha diretto l’associazione magistralmente e con profitto”.
Giuseppe  Carà

CAMILLO RUINI, UNA VITA SINGOLARE

Ottant'anni. Ruini: «La mia fede, rispettosa ma ferma nella verità». 

                                  CAMILLO RUINI, UNA VITA SINGOLARE




Il Pontificio Seminario Minore è dietro al Vaticano, addossato alle sue mura. Il suo studio al quarto piano è tappezzato da una biblioteca imponente: patristica, teologia, filosofia. Alcuni libri sono un po’ consunti, lungamente negli anni compitati. Lui è uguale a sempre, gli occhi chiari e acuti sul viso magro. Oggi, sono ottant’anni. «Sto bene – sorride – solo l’insonnia mi disturba un po’». Non sembra curarsi granché, di questo compleanno. Troppo da fare: la responsabilità del Progetto culturale, la Fondazione Benedetto XVI, la presidenza della Commissione su Medjugorje, «E poi studio» dice. Cosa, Eminenza? «Studio attorno al tema di Dio. In autunno comincerò a scrivere un libro sulla ragionevolezza della fede in Dio».


Camillo Ruini, classe 1931, sacerdote a ventitré anni, vescovo, poi cardinale, presidente della Cei per 16 anni, dal 1991 al 2007. Una vita per la Chiesa. Eppure la sua vocazione somiglia più a quelle dei seminaristi di oggi, che del passato. Sassuolo, provincia di Reggio Emilia, anni Trenta: una famiglia borghese, una dinastia di medici. Credenti, ma non ferventi praticanti. Il ragazzo Ruini legge a 13 anni, nella Vulgata, in latino, i Vangeli. Ne resta affascinato. A sedici anni entra nell’Azione Cattolica. Poi improvvisamente sceglie, sarà sacerdote. I genitori ostili a quell’idea, e angosciati: si aspettavano un medico, o una laurea, una sicura professione. E invece prevale la seduzione di una fede liberamente riscoperta, e difesa in appassionate discussioni, al liceo, con il professore di filosofia.


Fai il conto: aveva 14 anni alla fine della guerra, entrava in Ac nel 1947. Anni pesanti. Cosa ricorda, di quell’alba della Repubblica? «In Emilia, negli anni 1944-46, il clima da guerra civile. Dieci preti assassinati in pochi mesi. Il dolore del vescovo di Reggio, Socche, contro questa strage, il suo pastorale battuto contro il pavimento del Duomo, nel grido: "Basta!"». In questo clima a 18 anni Ruini decide che con Dio vuole mettere tutto se stesso in gioco. Laureato alla Gregoriana, ordinato, torna a Reggio a insegnare filosofia e teologia.

mercoledì 23 febbraio 2011

Bando di gara per la fornitura di materiale edile, noli e trasporti occorrenti per i cantieri regionali di lavoro per disoccupati.

Chiesa Spirito Santo - Santa Lucia

 Bando di gara per la fornitura di materiale edile, noli e trasporti occorrenti per i cantieri regionali di lavoro per disoccupati.



PIETRAPERZIA . Il caposettore ai lavori pubblici ed all’urbanistica ing. Salvatore Patti ha pubblicato cinque bandi di gara per la fornitura di materiale edile, noli e trasporti occorrenti per i cantieri regionali di lavoro per disoccupati. La documentazione dovrà essere presentata entro il giorno dieci marzo alle ore nove in municipio; mentre lo sfoglio delle offerte avverrà il giorno undici marzo alle ore 11. L’amministrazione comunale presieduta dal primo cittadino Enzo Emma ha predisposto gli adempimenti propedeutici ai bandi di gara. Già fu fatto un primo bando di gara per i predetti cantieri, ma le cinque gare andarono deserte.
Il sindaco Emma aveva presentato istanza per sette cantieri ma l’assessore regionale al lavoro Marco Venturi ne ha finanziato cinque che riguardano: sistemazione del Viale dei Pini per 114 mila euro; rifacimento illuminazione villa comunale per 113 mila euro; sistemazione a parcheggio delle area adiacenti la strada che conduce al santuario della Madonna della Cava per 114 mila euro; sistemazione strada vicinale Fondachello per un importo di 115 mila euro; marciapiedi e stato di usura circonvallazione Santa Lucia per 113 mila euro. Il tutto per un totale di 569 mila euro.
La selezione degli operai viene fatta dall’ufficio di collocamento. I cittadini hanno presentato la domanda di ammissione ed ancora la selezione non è stata pubblicata. La nomina dell’istruttore, del direttore dei lavori e degli operai specializzati spetta al Comune.
Un fatto che ha riempito di giubilo i devoti della Madonna della Cava nostra patrona ed il suo intrepido parroco sono gli interventi che si andranno a fare per migliorare la viabilità.
Per ogni cantiere di lavoro sono stati previsti 15 operai, quindi ne saranno assunti 75. Ogni cantiere avrà la durata di 70 giorni, oltre il recupero, mentre ogni operaio percepirà la somma di trenta euro più gli assegni familiari.
L’ ufficio tecnico con il suo dinamico caposettore già da tempo ha avviato gli adempimenti burocratici di competenza; ma ci sono atti che dipendono da altre istituzioni; forse prima di Pasqua i cantieri saranno avviati e sono una boccata di ossigeno per una economia che sta vivendo momenti di tragicità.
Giuseppe Carà

martedì 22 febbraio 2011

Iscrizione all’albo dei fornitori.

 Iscrizione all’albo dei fornitori.

Ing, Salvatore Patti

PIETRAPERZIA. Il caposettore dell’ufficio ing. Salvatore Patti ha pubblicato due atti in merito ai lavori pubblici: il modello per l’iscrizione all’albo dei fornitori comunali e la nomina del Rup (Responsabile Unico del Procedimento) per i lavori della viabilità stradale urbana ed extraurbana con contratto aperto. L’ing. Patti su indicazione del primo cittadino Enzo Emma ha predisposto il modello per  agevolare l’iscrizione all’Albo. Il richiedente nell’istanza deve aggiungere le seguenti dichiarazioni: iscrizione alla C.C.I.A.A. per l'attività specifica di iscrizione richiesta; capacità di contrarre con la pubblica amministrazione; assenza di misure o provvedimenti previsti dalla legislazione antimafia;  assenza di procedimenti penali, che incidano sulla moralità professionale o    fallimentari che incidano sull'espletamento della propria attività;  non trovarsi in stato di cessazione di attività, liquidazione, fallimento,   concordato o di qualsiasi altra situazione equivalente e di non avere in corso una delle predette procedure. Inoltre bisogna allegare fotocopia di un documento di identità personale.
       Come Rup per i lavori a contratto aperto è stato nominato il geometra Rocco Bongiovanni. Su questa nomina patti afferma che  il geom. Rocco Bongiovanni, tecnico dell’Ufficio Tecnico può essere considerato in possesso dei requisiti richiesti; inoltre l’esperienza maturata da un geometra nel corso del tempo possa consentire di
individuare in tale figura professionale, il soggetto idoneo ad essere nominato responsabile del
procedimento anche per opere che non rientrano nelle sue strette competenze; Il predetto tecnico, dovrà svolgere i compiti ad esso assegnati nella qualità Responsabile Unico del
Procedimento dalle legge vigenti. L’ufficio
Tecnico con caposettore Totò Patti è un o dei pilastri della vita amministrativa e tale ufficio si distingue nella tempestività del mandare avanti le pratiche. L’ing. Patti nei trent’anni di reggenza di tale ufficio ha segnato positivamente la storia del paese.
      Giuseppe Carà

lunedì 21 febbraio 2011

Convegno su “ in pericolo: le credenze religiose nella sicilia orientale”.

 Convegno su “ in pericolo: le credenze religiose nella sicilia orientale”.
Il vescovo Mons. Michele Pennisi
 Convegno su “ in pericolo: le credenze religiose nella sicilia orientale”.
PIAZZA ARMERINA. Giovedì prossimo  alle ore 16 presso la Chiesa della Commenda a cura del Centro Studi sulle  Nuove Religioni in collaborazione con la diocesi armerina e l’ISSR “Mario Sturzo”,  è organizzato un convegno  su “In pericolo le credenze religiose nella Sicilia Orientale”. Per la circostanza saranno presente le rilevazioni scientifica fatte dal prof. Massimo Introvigne. Oratori saranno: il vescovo Michele Pennisi ed i professori Massimo Introvigne, Pier Luigi Zoccatelli e i Alberto Maira.
       Al vescovo Pennisi abbiamo chiesta: - Cosa si propone il convegno?
-Lo scopo dell’inchiesta non era, ovviamente, di realizzare un test di quante e quali formule del catechismo gli inchiestati avessero conservato nella memoria anche a distanza di anni, ma il  tentativo di fare emergere l’accettazione, o il rifiuto, di alcune credenze fondamentali della fede cristiana, con l’implicita attesa di dover delineare, al termine del percorso statistico, un quadro complesso fatto di luci e di ombre.
-Dalla ricerca cosa risulta?
-Dalla ricerca risulta che l’identità religiosa, che rientra nell’ambito della religione cristiana e cattolica, è ancora forte e radicata come componente importante della cultura centrosicula, e siciliana per estensione, se la si paragona ad altre regioni italiane ed europee nelle quali il processo di secolarizzazione ha intaccato molto l’identità cristiana.
-A livello di credenza cosa emerge?
- A livello di credenze la grande maggioranza s’identifica ancora con alcune verità fondamentali del quadro della fede cattolica. Ma le tabelle statistiche documentano anche un’ampia oscillazione, testimone probabilmente di influssi educativi eterogenei rispetto al monolitico sistema del passato, o frutto di una crescente soggettivizzazione-razionalizzazione della fede, entrata per molti fra i beni di consumo e del benessere personale, il “fai-da-te” delle credenze religiose.
-Ha dei dati?
-Meraviglia, ad esempio, che solo il 76,9% dichiari di credere che «Dio esiste ed è una persona»  mentre  il 90,7% crede alla resurrezione di Gesù Cristo, l’84,% alla sua divinità, l’84,2% ai miracoli, l’81,1% al Paradiso e il 75,5% all’Inferno. Probabilmente la domanda sull’esistenza di Dio unita a quella della sua personalità, se ha evitato che potessero rispondere positivamente coloro che professano un vago deismo, ha provocato una certa confusione evidenziando una scarsa coerenza logica fra le varie credenze e un divario nella loro gerarchizzazione con il sistema ufficiale. La specificazione delle varie concezioni su Dio, distinte dal punto qualificante della fede cristiana, e cioè il dogma della Trinità delle Persone nell’Unità della Natura in Dio, avrebbe potuto fare emergere un quadro diverso, più preciso, da quello delineato. Ma questa, è materia per un’ulteriore ricerca!
Giuseppe Carà


Identificazione dei proprietari della refurtiva

Il Luogotenente Pasquale Tumminaro

Il Luogotenente Pasquale Tumminaro


 Identificazione dei proprietari della refurtiva.
PIETRAPERZIA. Prosegue ogni giorno la presenza di cittadini che hanno subito furti nell’ultimo anno nella stazione dei carabinieri locali per identificazione della refurtiva, che fu rinvenuta giorni addietro in una brillante operazione  delle forze dell’ordine locali, comandati dal luogotenente Pasquale Tumminaro con la supervisione del capitano della compagni Michele Cannizzaro. Si tratta infatti di numerosi mobili (letti, comodini, specchiere, anche antichi), suppellettili (quadri, tappeti, soprammobili, candelabri), biancheria (coperte, piumoni, lenzuola) elettrodomestici (aspirapolvere, stufe, cucine a gas) televisori, lettori cd, impianti stereo e molto altro, del valore complessivo non inferiore 40.000 / 50.000 Euro,  provenienti  da numerosissimi furti in abitazione (si ritiene almeno una trentina).
Purtroppo nella refurtiva non vi sono tracce delle due tele trafugati nella chiesa di Santa Elia, di cui una del ‘400 “l’Annunziata”.
       Gli scassi, conseguenti alla miseria in cui è caduto il paese, sono stati perpetrati in della abitazione di emigranti e in della abitazione rurali.
       L’azione dei carabinieri è in corso d’opera ed a breve dovrebbe essere dato un comunicato ufficiale, come di consueto da parte del capitano Cannizzaro.
       Un problema emergente è quello della custodia delle opere d’arte che sovente dimostrano superficialità e non curanza nella custodia. Molte opere d’arte sono state razziate in passato  per questo motivo.
       Che ci sia un mercato clandestino di opere d’arte è un  fatto che se ne parla da tempo. Purtroppo il danno in questo campo è ingente, perché molte opere già sono state tranquillamente piazzate fuori il paese.
Ancora sono in corso indagini per scoprire l’identità delle altre persone relative alle razzie compiute sul territorio; infatti sono in corso le indagini per risalire a tutti gli altri soggetti che hanno concorso con i primi nel portare a termine le attività delittuose.
Giuseppe Carà

domenica 20 febbraio 2011

Fermati da me, Signore, fa’ che io veda

La mistica Maria
Ci fa vivere nell’Amore Divino
Don Pino.



(Maria Maistrini)
Coordinatrice
PREGATE CON ME

Fermati da me, Signore, fa’ che io veda. Riempi per intero i miei occhi, perché siano illuminati dal tuo splendore. Ave, Beatissima Madre, Immacolata sempre Vergine! Ave, o scala che scese l'Eterno.

Ave Maria!

Maria Maistrini




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"Mio Dio, Ti Amo! Abbi pietà di noi e del mondo intero!"










                                                                                

Preghiera per vivere sereni e felici

Preghiera per vivere sereni

Preghiera per vivere sereni e felici

Che Dio mi conceda la serenità
di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare,
e la saggezza di distinguere tra le due.

Vivere giorno per giorno,
godersi un momento per volta,
accettare le avversità come una via verso la pace,
prendere, come Lui fece,
questo mondo corrotto
per quello che è,non per quello che vorrei,
confidare che Lui sistemerà tutto
se mi abbandonerò alla Sua volontà.
Che io possa essere
ragionevolmente felice in questa vita
e sommamente felice accanto a Lui
nella prossima, per sempre.
Reinhold Niebuhr

Distruzione delle Erbacce

 Distruzione delle Erbacce
 Distruzione delle Erbacce
PIETRAPERZIA. L’ufficio tecnico ha espletato la gara per la distruzione delle erbacce che sono fortemente presenti nel centro abitato; l’amministrazione Emma ha approvato il verbale di gara
a procedura aperta per l’affidamento del servizio di fitoregolazione delle erbe infestanti presenti nelle strade, marciapiedi, giardini, parchi, cimitero, viali alberati, muri monumenti, conche di alberi e scarpate. In modo particolare le erbacce  danno un pessimo spettacolo nelle adiacenze di monumenti  d’arte e delle chiese. La somma stanziata dall’amministrazione  è di €. 11.400,00; il servizio è stato aggiudicato alla ditta Edil Service di Lo Greco Stefano, con
sede in San Giuseppe Jato (PA) via Canepa n. 35, per l'importo al netto del ribasso d’asta del 40,00 %, offerto in sede di gara di € 5.900,00. Il nuovo quadro economico risulta pertanto: per servizio al netto del ribasso d'asta: € 5.900,00; per somme a disposizione dell'amministrazione IVA: € 1.900,00;  economia da ribasso d’asta: € 3.600,00. Il tutto somma  11.400,00.
L’amministrazione per la distruzione delle erbacce ha fatto parecchie interventi, ma il problema resta aperto perché dopo qualche mese le erbacce crescano più rigogliose di prima. Su questa problema vi è poca collaborazione dei cittadini, che lasciano crescere le erbe vicino alle loro abitazioni. Inoltre in paese vi sono  mille e 500 abitazioni non abitate che sono ricettacolo di topi, erbacce e piccioni. Molto attiva è l’attenzione del geometra comunale Antonio Russo, che conosce benissimo la realtà di tutto il centro abitato.
Sul verde pubblico l’amministrazione Emma ha polarizzato molta attenzione; infatti vi è una collaborazione con la forestale e stanno nascendo nel centro abitanti parecchi polmoni di verde; e tra questa la zona di San Francesco  dove vi è una Via Crucis cittadina scolpita dal grande artista locale Gaetano Salemi.
Un intervento straordinario sarà fatto per il parco delle rimembranze dove vi sono le lastre dei caduti della prima guerra mondiale e quindi la villa comunale, realizzata dal barone Michele Tortorici ed in modo particolare un ruolo di grande valenza ebbe il villiere Michele Romano.
Giuseppe Carà




sabato 19 febbraio 2011

Abbattimento di 40 Pini

 Abbattimento di 40  Pini
 Abbattimento di 40  Pini
PIETRAPERZIA . Saranno abbattuti 40 pini che diedero titolo al Viale dei Pini e furono messi in opera 35 anni fa, essendo sindaco  Palascino. Dieci pini furono abbattuti nella passata legislatura, perché pericolanti o ingombranti.
       La notizia sull’abbattimento dei 40 pini è stata data dal sindaco Vincenzo Emma, nella sua corposa relazione semestrale e distribuita alla cittadinanza in cui si rende noto l’operato dell’amministrazione, come segno di trasparenza.
      Il primo cittadino scrive: “In via straordinaria, visti i gravissimi danni provocati alla proprietà pubblica e privata, verranno abbattuti gli alberi esistenti in viale dei Pini e sostituiti con altri di diversa tipologia, per evitare il ripetersi di spiacevoli inconvenienti. I lavori saranno svolti gratuitamente dall’azienda forestale”.
: “In ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge riguardanti la riduzione  delle emissioni di anidrite carbonica ed il problema della desertificazione, abbiamo partecipato, con fondi europei, ad un bando regionale, che  prevede la forestazione di alcune aree comunali a rischio, come la via Costa e la contrada Terruccia.  Grazie alla collaborazione attiva dell’azienda forestale della provincia regionale di Enna, stiamo valorizzando il verde pubblico. Nello specifico sono stati recintati i terreni comunali di contrada San Francesco e l’azienda forestale ha provveduto alla collocazione di centinaia di arbusti di macchia mediterranea, oltre all’abbellimento dei viali del cimitero”.
È stato redatto -  conclude il sindaco Emma - un progetto inerente il rifacimento della Villa Comunale, con particolare attenzione al verde pubblico, che sarà composto da fioriture stagionali e da aiuole a prato verde. Al più presto sarà pubblicato il bando per l’assegnazione dei lavori”.
Tutti i pini in territorio urbano ed extraurbano saranno un centinaio; con questo abbattimento si perde un polmone di verde che ha una sua storia. Certamente i “Pini Galeotti”  hanno recato danni al manto stradale, alla fognatura ed alle fondamenta di alcuni villini adiacenti al predetto viale.
Il decisionismo del sindaco Emma  sarà un’altra occasione di polemica politica, in cui persone insensibili al verde pubblico scenderanno in campo agguerriti a fare polemica a secondo della matrice ideologica.
      Giuseppe Carà