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domenica 19 febbraio 2017

Votazione per il bilancio partecipativo domani sera al convento di Santa Maria


Votazione per il bilancio partecipativo domani sera al convento di Santa Maria

IL SEGRETARIO GENERALE 
EUGENIO ALESI 


PIETRAPERZIA . L’amministrazione comunale ha indetto le votazioni per il bilancio partecipativo il cui momento ultimo sarà sta sera al convento di Santa Maria alle ore 19.  Secondo legge regionale il due per cento degli accreditamenti ai comuni, possono essere orientati dalla comunità locale.
       L’aforisma creato dagli amministratori è: “Scegli tu come spendere il due per cento dei trasferimenti regionali. Vieni a votare la tua idea!”. In un tazebao titolato “Partecipo e Decido” si danno varie possibilità per esprimere il voto. Tra i tanti modi è stata creata una E Mail per consentire l’espressione del voto: comunepietraperzia@gmail.com. Un altro metodo di votazione è  stato quello di compilare un modulo presso la segreteria del sindaco la cui responsabile è la ragioniera Paola Marotta. Si può scegliere anche direttamente all’incontro di questa sera alle ore 19 nella sala Padre Dionigi del convento di Santa Maria.
       Durante l’assemblea di questa sera  l’amministrazione comunale presenterà il resoconto delle rinunce alle indennità di carica. Gli amministratore che si sono decurtato l’indennità amministrativa non lasciano la somma al comune, ma hanno creato un fondo dove vanno a finire le somme di donazione. Quindi non hanno bisogno di stare alle pastoie burocratiche. Certamente le somme vengono spese secondo un orientamento politico. Quindi i consiglieri di opposizione sono state escluse dal controllo. Di queste somme accantonate non è stata data la giusta comunicazione ai cittadini.
L’amministrazione con l’atto di questa sere di rendere come sono state spese le somme certamente in questo periodo è stata incalzata da Pd e dai suoi due consiglieri: Silvia Romano e Calogero Di Gloria.
“L’amministrazione dichiara con una certa soddisfazione: “Siamo stati la prima amministrazione comunale a ridursi il compenso che spetta per legge”.
Giuseppe Carà