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martedì 29 novembre 2011

MONUMENTO AL 150° DELL'UNITA' D'ITALIA

Statua dell’Unità d’Italia di Remo Belletti

Il Monumento


 

Vincenzo Emma, sindaco dell'Unità d'Italia

 PIETRAPERZIA. “Con un Kermesse di spessore – comunica il sindaco Vincenzo Emma - si chiudono i festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia: Venerdì prossimo alle ore 11  in Viale dell’Unità d’Italia, angolo Via Galileo Galilei sarà inaugurata la posa di una statua dell’artista Remo Belletti, di origini emiliana nel contesto del “Simposio Nazionale di scultura 150° Anniversario “Unità d’Italia”. La benedizione del monumento sarà fatta dal vescovo della diocesi piazzese mons. Michele Pinnisi; mentre sua eccellenza il prefetto   Clara Minerva terrà il discorso di inaugurazione. Saranno presenti tutte le realtà scolastiche, la rappresentanza dei sodalizi e le varie realtà ecclesiali”.  

  “La statua di Belletti – continua il prima cittadino – è una figura femminile che esprime il concetto di travaglio: ogni cosa costa fatica e la metafora è che  l’Unità d’Italia fu pagata con la vita di tanti uomini e il sacrificio di altri. La statua è quella figura femminile, che vincendo forze opposte riesce a prendere il volo, una sorta di Nike di Samotracia che si protrae verso l’alto; quindi si ha l’immagine concreta della realizzazione delle aspirazioni. La straordinarietà della sua figura, sta nella morbidezza in cui si snoda: come se uscisse fuori dalla bandiera in cui si trova avvolta”.

“La figura della donna – conclude il dottor Emma - è fortemente voluta dall’artista che -a suo dire- è il cardine di ogni cosa. Dietro ad una donna c’è sempre un avvenimento fausto o infausto che sia. Nello sforzo di spiccare il volo c’è invece la realtà di una società fuori equilibrio; la figura infatti è in una posizione di pericolo anche se l’istinto l’ammonisce a non agire d’impulso. Nei richiami disperati della donna non si avverte una minaccia imminente, ma la sensazione di un pericolo reale quello del potere che soccombe ogni ideale”.

Sulla sua arte Remo Belletti afferma: “La scultura , l' ho trovata per strada, lungo il cammino, come la scelta impensata che si presenta quando si stanno valutando le scelte, e come tale la più incerta e sconosciuta, pericolosa e affascinante. L' ho scelta, come la nave sulla quale volevo e dovevo imbarcarmi per l'avventura, questa sì più volte pensata e desiderata, l'avventura nel profondo del mistero della mia vita.
La mia scultura nasce dalla montagna dove vivo e sono nato, dal mio felice rapporto con la natura; il mio intento è quello di considerare il mio lavoro come lo stesso che la natura e i suoi elementi compiono istante per istante, anch'io come questi”.
Don Pino Carà

PRIMO PIANO DI ELIO GALVAGNO 29 NOVEMBRE 2011


Inizia una nuova stagione


Niente sarà più come prima. La nascita del Governo Monti segna un cambio d'epoca, che pone la parola fine ad un quindicennio di destrutturazione economica, sociale, politica ed etica.
Per questo il nostro sostegno al nuovo esecutivo è determinato e pieno, perché molto forte è la sintonia tra il Pd e Monti sui nodi fondamentali.

Innanzitutto l'Europa, come ambito entro cui inquadrare ogni ragionamento sul futuro del nostro Paese. Poi il trinomio risanamento, equità, crescita, attraverso cui si dovranno definire i provvedimenti in materia di fisco (ici, iva, patrimoniale, tassazione dei capitali all'estero), in materia di previdenza, in materia di Enti Locali (revisione del Patto di stabilità per favorire gli investimenti e ridurre la spesa corrente), in materia di welfare e mercato del lavoro (promozione di opportunità per le donne e i giovani, conciliazione lavoro e responsabilità familiari, flessibilità e non precarietà).

E mentre dal Pdl sono arrivati diktat insostenibili, per il Pd non c'è nessun tema tabù.

L'Italia da troppi anni stenta a riconoscersi in un obiettivo comune per cui valga la pena fare sacrifici.

E’ giunto il momento di dimostrare che siamo un Paese capace di rimboccarsi le maniche (tutti) e di ripartire.

Ma oggi si segna un altro passaggio cruciale: il ritorno della competenza.

Se anche prevedibilmente Mario Monti, finita l’esperienza di governo, tornerà alla sua Bocconi, lo spazio politico che con lui si è venuto a creare non svanirà certo nel nulla. La radicale innovazione che questo governo introduce nella cultura politica del Paese è un incontrovertibile ritorno al merito e alla competenza. Non sto sostenendo che si verificherà una sostituzione di ceto politico tradizionale con tecnocrazia, ma che diverrà irrinunciabile una cultura politica competente e meritocratica, che sappia ridefinire la classe dirigente ed il sistema politico nel suo complesso.

Una grande opportunità per la politica italiana, che può davvero segnare l'apertura di una stagione nuova di crescita e riforme che servono ai cittadini.
Elio Galvagno

CONGRESSO REGIONALE DEI GIORNALISTI DI SICILIA

Sono otto i delegati dell’’Ucsi Sicilia

che parteciperanno al Congresso nazionale di
Caserta


Sono 8 i delegati dell’Ucsi che rappresenteranno la Sicilia  al Congresso nazionale dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, in programma a Caserta dal 27 al 29 gennaio 2012.
Sono stati eletti al termine del congresso regionale che si è svolto ad Acireale, nel salone della Chiesa di San Paolo. Si tratta di  Crisostomo Lo Presti e Domenico Interdonato di Messina, Renato Pinnisi di Enna, Luciano Bugliari di Catania, Giovanni Failla di Siracusa, Nuccia Morselli di Caltanissetta, Marilisa Della Monica di Agrigento, Maria Pia Farinella di Palermo.
Il congresso è stato aperto con la relazione del presidente regionale Giuseppe Vecchio che ha annunciato il tema del congresso nazionale  e dall’intervento di Crisostomo Lo Presti, presidente della sezione di Messina che ha relazionato sulla crisi del giornalismo. Al termine degli interventi e del dibattito è stato costituito il seggio elettorale per la votazione degli otto delegati. Sono stati eletti anche i delegati supplenti: Salvatore Di Salvo di Siracusa, Armando Russo e Santino Franchina di Messina, Orazio Vecchio di Catania, Giuseppe Carà di Enna, Miriam Virgadaula di Caltanissetta, Enzo Gallo di Agrigento e Antonio Foti di Catania. Al congresso regionale hanno partecipato Gaetano Rizzo, della giunta nazionale, Giovanni Virgadaula, consigliere nazionale, Rossella Jannello, componente del collegio dei Garanti e Salvatore Catanese, presidente nazionale del Collegio dei Revisori. “Nel congratularmi con i colleghi appena eletti – ha detto il presidente regionale Giuseppe Vecchio -  vorrei sottolineare la massiccia presenza dei giornalisti iscritti all’Ucsi Sicilia, cha hanno voluto partecipare, numerosi,al congresso”.
Don Pino Carà

ATTIVITA' SPORTIVE AL NOVELLI ED AL DON BOSCO


Conclusioni Progetto Scuola


BARRAFRANCA. Allo stadio comunale si è concluso il progetto  scuola organizzato dal Coni Sicilia in collaborazione con il comitato provinciale CONI di Enna. Sono stati coinvolti 90 bambini della scuola primaria appartenenti al plesso Gino Novelli  e al plesso San  Giovanni Bosco, che si sono cimentati in giochi destrutturati ed attività ludico-motorie, ideati dallo staff tecnico del Coni Provinciale, e preparati nel corso di due mesi (durata del progetto), grazie alla collaborazione di tutti i docenti coinvolti. Alla manifestazione hanno assistito molti genitori. “Le attività di Gioco e sport - afferma il dirigente scolastico Giuseppe Ferro progetto - costituiscono un continuum che accompagna i bambini dalla prima alla quinta della scuola primaria;  il progetto è rivolto ai bambini della scuola primaria e ai loro insegnanti, e concerne proposte di attività ludico-motorie e di gioco: - sport semplici e divertenti, differenziate per ciascuna classe e coerenti con gli stadi di sviluppo fisico, psichico ed emotivo dei bambini. La scuola, aderendo a questo progetto, ha voluto condividere un percorso educativo e di apprendimento che ha consentito a ciascun bambino di apprendere conoscenze ed acquisire competenze nell’ambito della motricità fondamentale”.

“Il Coni provinciale  - conclude l’illumina dirigente - si è impegnato a svolgere le attività proposte in ambito curricolare con il supporto, in termini di personale, attraverso la figura del consulente esperto Prof.ssa Adele Mazzaglia che ha curato tutte le fasi del progetto, in stretto collegamento con l’insegnante referente Andrea Strazzanti per il coordinamento delle azioni, la verifica dei contenuti, e in collaborazione con  gli insegnanti delle classi interessate”.

“La riuscita della manifestazione – dichiara l’insegnate Andrea Strazzanti -  fatta al campo sportivo ha visto la realizzazione di giochi e percorsi svolti dai bambini che sono stati capaci di testimoniare e dare risalto al lavoro condotto dall’esperta del CONI e dagli insegnanti stessi, in una giornata di festa che ha diffuso i principi e i valori alla base del percorso effettuato in questi mesi. Particolare attenzione è stata prestata nei riguardi degli alunni più piccoli predisponendo le migliori condizioni per consentire loro di partecipare a tutte le attività del progetto. Allo scopo di facilitare e rendere più agevole ed efficace l’azione degli obiettivi si è fatto ricorso alle attività più diffuse e popolari tra i bambini: giocare con il corpo, giocare con gli altri. giocare con gli attrezzi, giochi di esplorazione, giochi di conoscenza, giochi di relazione, giochi di regole, giochi di spazio, giochi di tempo, Giochi di ritmo, Giochi di confronto. L’idea guida che ha animato il progetto, è stata quella di coinvolgere ed interessare tutti i bambini della classe nel pieno rispetto dei loro naturali ritmi di maturazione di crescita e di apprendimento. A tutti gli atleti è stato consegnato un attestato a ricordo dell’evento, mentre il libro “Sportivamente”, a cura del Coni comitato provinciale, è stato consegnato a tutti i docenti presenti”.

Don Pino Carà

lunedì 28 novembre 2011

ALBERGHI NEL CENTRO STORICO - SVOLTA RECETTIVA

ALBERGO DIFFUSO


PIETRAPERZIA. Il sindaco Vincenzo Emma ha firmato il protocollo  d’intesa per il decollo dell’iniziativa dell’amministrazione provinciale “Albergo Diffuso”. Il presidente della provincia Pippo Monaco ha raggiunto un’intesa con “La Confartigianato” di Enna.

La delibera della giunta comunale pietrina prevede anche i modi ed i requisiti per  cambiare una casa abitativa in recezione alberghiera.

Sulla iniziativa innovativa il primo cittadino Vincenzo Emma comunica: “Al fine di valorizzare le risorse naturali, storiche e culturali e di garantire il miglior utilizzo del patrimonio edilizia esistente ed il recupero degli immobili in disuso, nonché promuovere nuove forme dì ricettività e nuove forme di reddito per le comunità la Regione Siciliana disciplina l’esercizio degli alberghi diffusi, quindi è albergo diffuso quello che fornisce alloggio e altri servizi in camere dislocate anche in più stabili separati, esistenti, ubicati nei centri storici e/o nei borghi antichi e/o nuclei rurali sparsi, integrati tra loro dal]a centralizzazione in un unico stabile dell’ufficio di ricevimento, nello stesso o in un altro stabile delle sale dì uso comune ed, eventualmente, degli altri servizi offerti, le cui unità abitative sono distanti non più di 400 metri effettivi dallo stabile nel quale è ubicato il servizio di ricevimento”.

“L’Albergo diffuso – conclude l’illustre cardiologo - è caratterizzato da uno stile riconoscibile, uniforme e rispettoso dell’identità del luogo ed è dotato di arredi tipici della cultura artigianale del luogo oltre che dì attrezzature e di servizi tra loro omogenei. L’Albergo diffuso assicura i requisiti minimi di ospitalità alberghiera, come definiti dalla normativa vigente in materia  di requisiti per la classifica in stelle delle aziende turistico - ricettive - fatte salve le relative deroghe. L’Albergo diffuso deve essere attivato esclusivamente  nei centri storici dei comuni della Regione così come classificati alla stregua di zone omogenee territoriali “A” nei vigenti strumenti urbanistici”.

Don Pino Carà

sabato 26 novembre 2011

AFORISMA DELLA DOMENICA DI NICOLETTA NONNA 27 NOVEMBRE 2011

POST COENAM AUT STABIS, AUT MILLE PASSUS MEABIS “

(Massima della Scuola salernitana)

“DOPO CENA O STARAI FERMO O PERCORRERAI

 UN MIGLIO “.


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 TRATTARE IL NOSTRO CORPO COME TEMPIO DELLO SPIRITO SANTO

Don Pino

La tradizione medica salernitana trae la sua origine

dal sincretismo culturale generato dal fondersi di elementi del mondo antico, bizantino ed islamico, che

caratterizzò l'Italia meridionale durante il Medioevo e che diede

luogo ad espressioni culturali ed

artistiche di respiro internazionale.

L'opera più importante fu il

Regimen Salutatis Salernitanum ,"

composta collettivamente, risultato

della tradizione popolare, in cui,

accanto all'illustrazione degli elementi

della natura, compare quella degli alimenti, degli

stati d'animo e delle stagioni, allo scopo

di salvaguardare la salute in un

perfetto equilibrio tra uomo e natura.

Il testo consiste in un compendio di tutti

i precetti igienici dettati dalla Scuola Medica salernitana

ed offre i rimedi adatti per ogni sofferenza , sottoforma

di massime o aforismi, dettando le buone norme

per vivere sani e in equilibrio,

demolendo il fanatico misticismo medioevale ed

insegnando a servirsi di tutti i beni terreni che

la natura ha elargito.

Ciascun aforisma ribadisce la tensione

verso un'armonia fisica e mentale, dal momento che

l'uomo non è che un microcosmo nel cosmo, in cui

tutte le parti sono connesse tra loro.

Dopo millenni é possibile rintracciare tale teoria nella

concezione cristiana dell'uomo.

Noi, infatti, nella nostra pienezza, siamo

tempio” dello Spirito Santo, “dimora sacra”

dove Dio abita.

Nel nostro essere, costituito dalla totalità

unificata del corpo e dello spirito, realizziamo la nostra

vocazione alla santità, mediante l’azione incessante

dello Spirito di Dio, che spinge tutte le nostre energie al bene,

nel clima della Verità, che Egli comunica costantemente

al nostro cuore.

Nella seconda lettera ai Corinzi San Paolo afferma:

Noi siamo infatti tempio di Dio vivente, come

Dio stesso ha detto : Abiterò in mezzo a loro e

con loro camminerò e sarò il

loro Dio ed essi saranno il

mio popolo “. (2 Cor 6, 16) 

NICOLETTA NONNA

ENERGIA PULITA A PREZZO GRATUITO


Manifestazione pubblica di interesse
 sul fotovoltaico


ENZO EMMA, FABIO PRESTIPINO, TANO LA ROCCA

PIETRAPERZIA. Concretizzazione del fotovoltaico per i privati. Nel salone del convento di Santa Maria  si è tenuto un’assemblea cittadina per la presentazione del fotovoltaico e possibilità di incominciare a fare le domande. Il comune di Pietraperzia ha aderito all’iniziativa “tetti verdi” diramato dal presidente della provincia che prevede la realizzazione di tremila impianti privati.  Pietraperzia è il primo comune che ha aderito all’iniziativa, che consiste nella realizzazione a titolo gratuito di 3000 impianti fotovoltaici sui tetti dei cittadini, delle aziende e dei condomini ricadenti in tutto il territorio Provinciale. La realizzazione degli impianti viene gestita dall’Apea (Agenzia Provinciale per l’energia e l’Ambiente) il cui direttore è l’ingegner Fabio Prestipino.

La presentazione del progetto è stata fatta dal sindaco Vincenzo Emma, dall’ingegner Fabio Prestipino e dal dottor Tano La Rocca responsabile assicuratore della Zurchi per Enna e Caltanissetta. Hanno dato la presenza la presidente del consiglio Maria Rosa Giusa, l’assessore ai lavori pubblici Cristina Guarneri,  l’ingegner Francesca Calì consigliere comunale esperta di settore.  I lavori si sono svolti con la presentazione del progetto e sulle modalità per aderire all’iniziativa.

E’ una occasione della svolta – afferma il primo cittadino Enzo Emma – che porterà una svolta nelle nostre famiglie. Il paese è predisposto per questa iniziativa, quindi siamo avanti per  gli adempimenti. Abbiamo costituito un  ufficio comunale per “l’Energia Puliti”, che viene coordinato dall’ingegner Fabio Prestipino. Già sono in distribuzione i moduli per la presentazione delle domande. Sarà fatta una graduatoria e quindi la realizzazione dell’impianto. Gli impianti saranno fin da subito di proprietà dei cittadini, non essendo prevista alcuna cessione ventennale del diritto di superficie. In pratica i cittadini che aderiranno all’iniziativa, potranno beneficare di un notevole risparmio dei costi di energia elettrica, derivante dallo scomputo dell’energia prodotta da quella consumata. Per partecipare all’iniziativa è possibile scaricare il bando integrale e la domanda di adesione dal sito internet dell’APEA (WWW.apea.en.it) o dal sito della Provincia di Enna (WWW.provincia.enna.it, o in alternativa recarsi presso gli uffici Comunali - via S. Domenico 5 Pietraperzia; o anche Provinciali - piazza Garibaldi 1 Enna, o dell’APEA - via Bagni 21 Enna. La scadenza del bando per la presentazione delle domande è il 30 giugno 2012. Come primo atto i cittadini devono fare le istanze e poi saranno assistiti dai nostri uffici”.

Don Pino Carà

venerdì 25 novembre 2011

RESTAURI PER LA CHIESA SAN BENEDETTI E SAN FRANCESCO

                         Più di due milioni per chiese barresi


IL VICARIO EPISACOPALE
MONS. GIUSEPPE PACI
CHIESA SAN BENEDETTO
CHIESA DI SAN FRANCESCO

IL SINDACO ANGELO FERRIGNO
BARRAFRANCA. “Sono stati finanziati due milioni e 250 mila euro per due chiese barresi”. La notizia è stata data in un comunicato congiunto tra il sindaco di Barrafranca Angelo Ferrigno ed il vicario episcopale dei Beni Culturali ecclesiastici della diocesi piazzese Don Pino Paci.

Un milione e 250 euro è stanziato per la Chiesa di San Benedetto dal ministero dell’interno fondi del culto, mentre un milioni è andato per la chiesa di San Francesco dalla regione siciliano dal finanziamento dell’Unione Europea per i fondi culturali. I relativi progetti sono stati preparati, quello di San Benedetto del comune di Barrafranca, mentre quello di San Francesco è stato predisposto dalla soprintendenza ai beni culturale di Enna, sezione salvaguardia dei beni culturali.

Le due chiese sono patrimonio del FEC (Fondo edifici di culto) del Ministero dell’Interno che ha un patrimonio costituito da oltre settecento chiese nonché conventi, caserme, un castello, centinaia di unità immobiliari, fondi rustici, cascine, boschi e selve, diffusi su tutto il territorio nazionale. Il Fondo Edifici di Culto (istituito dalla legge 20 maggio 1985 n. 222) è un ente dotato di personalità giuridica. L'origine del suo patrimonio deriva alle leggi della seconda metà del 1800, con le quali lo Stato italiano si appropriò di gran parte dei beni della Chiesa cattolica. Il FEC è amministrato dal ministero dell'Interno attraverso la Direzione centrale per l'amministrazione del Fondo Edifici Culto, affiancata da un apposito Consiglio di Amministrazione. A livello provinciale è amministrato dai prefetti. Il fine istituzionale del Fondo Edifici di Culto è costituito dalla conservazione e dalla valorizzazione delle chiese di proprietà.

La chiesa di San Benedetto è considerata una delle più belle di Barrafranca, ed è un vero gioiello in stile del tardo barocco - rococò siciliano, particolarmente pregevole è il suo valore storico e artistico. In precedenza al fine di predisporre l’intervento era stato siglato un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale, il prefetto di Enna ed il vescovo della diocesi di Piazza Armerina Mons. Michele Pennisi, e subito dopo una convenzione con il Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche Sicilia - Calabria di Palermo. A redigere tutta la documentazione anche il vicesindaco Enzo Pace, il cui progetto di massima è stato accolto grazie anche all’intervento del sottosegretario On. Gianni Letta. Il vicesindaco Pace ha rimarcato che al più presto si procederà all’iter della gara restituendo la splendida chiesa alla cittadinanza.

La chiesa di San Francesco fu edificata intorno al 1694 su progetto di Michelangelo da Caltagirone accanto al convento di vaste proporzioni che i frati eressero fra il 1694 e il 1697. Oggi, parte di questo convento costituisce il Palazzo Municipale. La facciata è opera dell’artista barrese Santo Scarpulla, il quale vi lavorò intorno al 1923, aiutato da Giuseppe Cavagrotte, un intagliatore pure di Barrafranca. All’interno, sulla volta centrale domina un grande affresco rappresentante San Francesco che riceve le stigmate. In alto le pareti laterali sono affrescate e intervallate da finestre. Gli affreschi di destra sono completamente rovinati, e quelli di sinistra, in buono stato, rappresentano la vita di San Francesco.Ne completa il ciclo, infine, un ultimo affresco di più vaste proporzioni, collocato sopra i tre archi della cantoria, che raffigura il Martirio dei Santi Francescani.
Don Pino Carà


giovedì 24 novembre 2011

SALVATORE AMATO CONFERMATO PRESIDENTE DEL SODALIZIO MILITARI IN CONGEDO


Alla Militare in Congedo
 rinnovato
 il consiglio di amministrazione



IL PRESIDENTE
 SALVATORE AMATO
PIETRAPERZIA. E stato eletto il consiglio di amministrazione per il triennio 2012 – 2014 nel sodalizio “Militari in  Congedo”. E’ stata presentata una sola lista ed ha avuto il consenso di tutti i soci. Il coniglio è così strutturato: presidente  Salvatore Amato;  vice-presidente Antonio Messina; segretario Giovanni Trubia;  vice segretario Pino Miccichè.  Consiglieri: Giovanni Amico, Vincenzo Bonaffini,  Calogero Ciulla, Rosario Corvo, Antonino Di Gregorio, Filippo Emma,  Michele Di Gloria, Filippo Marotta, Giuseppe Paci,  Giuseppe Puzzo.  Controlli nel sodalizio:   Giusepe Di Cataldo, Vincenzo Lo Presti, Salvatore Miccichè, Calogero Rosselli, Francesco Siciliano,Calogero Beninati.

        IL sodalizio ha 420 soci ed fu fondato nel 1922 con l’impegno del mutuo soccorso, infatti in origine era previsto il servizio del medico e le onoranze funebre. Inoltre fu costruita una tomba sociale, che ora è una delle più monumentali del cimitero.  IL sodalizio attualmente possiede anche tre ampi salone che servono per le attività ricreative dei soci specie dei pensionati che hanno trovato un valido sistema per uscire dalla loro solitudine. Quando furono indette le elezioni fu presentata una sola lista che è stata votata par acclamazione  generale.

Il neo presidente Salvatore Amato ha 62 anni ed è sposato Maria Anna Vinci ed i suo tesori sono Luca, dipende ENI e Maria Lucia studente universitaria. Totò Amato è perito chimico e per 30 anni è stato dipendente onorato della miniera di Pasquasia.

       Il paese è caratterizzato da quattro sodalizi; Regina Margherita, Militare In Congedo, Combattenti e Reduci e Carrettieri. In tutto vi sono due mila soci; i sodalizi hanno una funzione antropologica decisava per la vita del paese, infatti questi sodalizi, sono di grande animazione per gli anziani. I locali sono abbastanza confortevoli e consentono di trascorrere una vita sociale positiva e dinamica.

Don Pino Carà

mercoledì 23 novembre 2011

VACCINAQZIONE PUBBLICA


Campagna di Vaccinazione
IL DOTTOR GIUSEPPE NICOLETTI

IL POLIAMBULATORIO
PIETRAPERZIA. Il direttore di Igiene pubblica dottor Giuseppe Nicoletti ha avviata la campana di vaccinazione assieme al suo team formato da Salvatore Calì e Giovanni Costa. Il vaccino è stato affidato ai medici di base che somministrano il vaccino nel loro ambulatorio. Già una prima trance  è stato distribuita e quindi ieri mattina già si aperta la campagna di vaccinazione. In linea generale vengono vaccinati tutti coloro che sono nati dopo il 1946, ma è previsto che le altre categorie a rischio saranno vaccinati. Ormai il dado è tratta  e tutti si sono convinti sulla bontà della vaccinazione. Chi fa il vaccino contro la pandemia dovrà aspettare un mese prima che possa fare il vaccino stagionale.
Molto attivi i medici di base che stanno collaborando per alcuni adempimenti per quanto riguarda la categorie a rischio. Almeno questa volta si è raggiunta la collaborazione generale. Non mancano però le forme emotive di chi si trova nell’incertezza della scelta; comunque l’indirizzo generale è che bisogna vaccinarsi. Anche i mezzi di comunicazione sociale stanno facondo la loro parte. Anche al poliambulatorio viene fatta la vacci9nzione.
Il poliambulatorio è una struttura relativamente nuova e sono molti i servizi di specialistica che vengono fatti in loco. La medicina pubblica sta vivendo buoni momenti, nonostante che per certi servizi a volte si arriva ad un eccesso di presenza e si ha un periodo di calca. Per quanto riguarda la vaccinazione si può dire che il dottor Giuseppe Nicoletti coordina il servizio nel rispetto della persona e quindi ha modi positivi di porgersi, nonostante la precisione del rispetto delle norme.
Don Pino Carà